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SCHIAVO D'AMORE regia di John Cromwell

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stratoZ     7½ / 10  21/09/2024 15:49:25 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Gran bel dramma d'epoca, una storia d'amore unilaterale dove uno studente di medicina, con un passato da aspirante pittore, da poco trasferitosi a Londra e affetto da piede equino, grossa fonte di insicurezza, si innamorerà perdutamente di una cameriera, dal primo fugace incontro in cui dichiara di non esserne attratto alle successive visite al locale in cui mostra progressivamente il suo interesse, Cromwell mostra questa sorta di discesa in un inferno sentimentale col personaggio di Mildred che approfitterà continuamente e maliziosamente dell'amore incondizionato di Philippe.

La sceneggiatura, nella sua breve durata, procede mostrando prima il desiderio crescente nei confronti dell'amata, con anche belle sequenze sognanti in cui il protagonista si immagina con essa, al ristorante, quando le propone di sposarla, avendo quasi una visione angelica della donna, chi di noi non ha mai fatto questi pensieri quando innamorato? Sono immagini forti e particolarmente immersive che trasmettono una certa empatia, ma la realtà si rivelerà presto deludente, l'amata non lo calcolerà affatto e dopo qualche uscita si metterà con un facoltoso uomo di mezza età, salvo poi tornare da Philippe quando sarà incinta e verrà scaricata dall'uomo che si scoprirà avere un'altra famiglia, contando sulla debolezza del protagonista, che ricade puntualmente nel tranello causato dall'amore incondizionato, anche al costo di mandare via una donna che ha dimostrato di volergli bene, creando sensazioni amarissime, con uno schema che si ripete, dopo la prima volta che lo tratta come la ruota di scorta, ci sarà una seconda, una terza, e via dicendo, ma il bello è vedere il protagonista lottare contro se stesso, consapevole della natura approfittatrice della donna che torna da lui solo in caso di necessità, ma l'istinto e l'amore che prova per essa prenderanno il sopravvento, causandogli anche non pochi problemi come si vede nei litigi che hanno a casa, nonostante la sua ospitalità e il suo parargli più volte il sedere quando in difficoltà, è un film amaro, anche ancora parecchio attuale, in tutto questo c'è da elogiare la grande performance recitativa di Bette Davis nel ruolo che le ha dato la grande notorietà, interpretando questa cinica e meschina donna che usa il protagonista all'occorrenza e non si fa scrupoli a spezzargli il cuore più volte, andando anche con un suo collega e amico, creando questo rapporto di controllo dato dall'estrema attrazione che prova per lei, incredibile anche nel finale quando sembra una sorta di destino le ha presentato il conto, vederla crollare emotivamente ed implorare per l'ultima volta un aiuto per la sua salute che lui dato che comunque di buon cuore le darà, finendo poi, con la sua dipartita per finalmente essere libero, non più affitto da un fardello troppo condizionante e finalmente, riuscire a prendere la sua strada.

Personalmente, uno dei film sentimentali più amari che mi sia capitato di vedere, gioca molto con le sensazioni dello spettatore, è il classico film in cui vorresti entrare nello schermo e cambiare gli eventi in corso per quanto ti sembri tutto così ingiusto.