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LA SPADA A TRE LAME regia di Albert Pyun

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Elfo Scuro     6½ / 10  04/10/2024 04:25:24 » Rispondi
Il genere fantasy secondo Albert Pyun, in quello che è onestamente un simposio del genere fantastico a sfondo medievale si può riconoscere il tocco di un regista che quando è dove può permette che il suo tipico immaginario prenda vita. La storia è quello che il genere ha sempre regalato (particolarmente negli anni 80): eroe/principe, gnocca madamigella, stregone mostruosa, usurpatore cattivo e chi ne ha più ne metta. L'incipit è decisamente la parte più suggestiva e particolare in questa sceneggiatura che andando segue i canoni già citati, il tutto è servito per regalare quello che si cerca e in questo il film fu un successo visto che all'epoca il pubblico vide quello che si aspettava. Questo non toglie una trama poco omogenea, in cui lo stereotipo dei personaggi è sempre presente nel tipico buono/cattivo di contrapposizione, cose che hanno reso successo a serie televisive (a sfondo ellenico) come Hercules e Xena. Non vi è quella serietà, ricercatezza sotto ogni punto creativo (anche se presente in certe riprese), mitologia che si trovano in prodotti come Conan di Milius o Excalibur di Boorman, in realtà domina una certa leggerezza che però non guasta e non pesa con lo stile talvolta macabro/violento/epico che la pellicola assume nel suo classico sviluppo. Lee Horsley è un eroe funzionale, Kathleen Beller una bellezza adatta, Richard Lynch un cattivo classico e Richard Moll sotto tutto quel trucco (e poteri) un ideale misto del Tulsa di James Earl Jones e Dagoth dei due Conan. Pyun mette il suo stile (alla sua opera prima) e si sente e questo permette una sua introspezione nel genere cinematografico in questione.