Jumpy 7 / 10 09/10/2024 13:10:39 » Rispondi Suggestiva l'ambientazione nel paesino/villaggio, bella la fotografia, equilibrata e molto naturale, valorizza i coliri del bosco e i particolari degli interni. Un mix tra dramma personale, noir, giallo/thriller e sentimentale. Un po' lento nello sviluppo, potrebbe durare tranquillamente un 20 minuti in meno, ma i personaggi son ben sviluppati e caratterizzati (ed anche bravi gli attori), ognuno con le proprie peculiarità. C'è poi il tema ricorrente del passato che si ripresente, ma, anche se non particolarmente originale, è gestito con l'eleganza e lo stile dei francesi. Il finale mi ha lasciato un senso di angoscia e irrequetezza...
Antoine si trova con scelte obbligate (un figlio non realmente desiderato e voluto ed il dover restare nel paesino), un macigno interiore (l'avero provocato la morte di Remy) e la spada di Damocle di un eventuale test del DNA. Di fatto, in quell'evento, non ha perso la vita solo Remy, ma, di fatto, Antoine si troverà a vivere una vita che non vuole, non realmente sua. Per sempre. Tutto questo crea, volutamente, un forte contrasto con lo stato interiore di Antoine nella scena finale del pranzo di Natale che si allarga nello splendido panorama del paese addobbato. Resta poi il dubbio (se non per qualche indizio) su chi abbia capito, o intuito, come sono andate realmente le cose.