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ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO (2022) regia di Niccolò Celaia, Antonio Usbergo

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antoeboli     4½ / 10  10/10/2024 11:11:10 » Rispondi
Altrimenti ci arrabbiamo cerca di ricalcare questa moda americana di fare i remake di grandi cult dell'infanzia di diverse generazioni. Gia questi ultimi fanno fatica a riproporre in chiave moderna dei progetti dell'epoca che fu, figuriamoci in italia dove si fa difficoltà a proporre cinema di genere come si dovrebbe.
Mi ha messo un velo di tristezza vedere riportare un cult italiano del genere con una tale banalità di fondo e una mancanza di idee e intepreti, che non dico siano bud e terence, ma che riescano a fare la porca figura.
Ancora piu tristezza che dietro al soggetto ci siano il figlio di Marcello fondato, regista del vecchio film e suo nipote. Il fllm è diretto dal duo di registi Younuts, famosi per spot e videoclip musicali.E infatti questo si vede anche nel piattume generale a livello registico, cosi come un montaggio a tratti buono a tratti disastroso e direi discutibile nelle scene delle s*****ttate. Questo montage fatto di fermi immagini di pugni con il filtro comics come se piovesse, come se c'entrasse qualcosa un fumetto, risulta senza senso e irritante a tempo andare.
Il film viene sponsorizzato come remake, ma è piu un sequel in parte che cerca di riporporre le medesime gag senza la potenza tecnica del tempo e della recitazione che manca.
Pesce Roia sono attori di talento, ma il primo cerca troppo di imitare Bud, anche usando la mimica facciale, i gesti, le smorfie, ci mette il suo ma non è Carlo Pedersoli.
Roia invece non è T.Hill e non ha quel sorriso e quello sguardo che dovrebbe avere.
Il villain in questo remake/sequel è intperetato da un C.De Sica che sembra appena uscito dal set di uno die suoi film di Natale degli anni 2000. Recita tutto il film con battutine volgari, tutta roba del repertorio gia vista che cozza se si pensa che nel vecchio film ci sta un tedesco che parlava italiano intepretato da D.Pleasence (il dottore di halloween di Carpente).
E siccome viviamo nel periodo dell'inclusività e dell'emancipazione femminile, in cui le donne sono eroine moderne e bisogna farlo vedere. In questo film troviamo questo personaggio principale interpretato dalla Mastronardi, che è un elemento aggiunto alla trama, ma che risulta piatto.
Ma ci sono delle cose che mi sono piaciute? la scenografia anni 70 e in generale la fotografia l'ho trovata ottima, anche la ricostruzione di alcuni set è convincente. Ma manca a questo scheletro una sostanza vera e propria.
La parte finale devo dire un mezzo sorriso nostalgico me lo ha strappato, in cui si gioca con i fans nuovamente mettendo in scena una famosa gag.
E ovviamente non mancano le musiche degli O.Onions a fare da contorno, insieme al coro dei pompieri che si sente per buona parte della durata.
Non so a cosa stessero pensando la produzione, ma anche ai giovani consiglio di recuperare il film del 74', che rimane un cult assoluto.