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THE BIKERIDERS regia di Jeff Nichols

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stratoZ     6 / 10  10/10/2024 12:30:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Film che riporta in voga la cultura motociclistica di fine anni 50's fino ai primi 70's, è un opera dallo stile postmoderno, che può ricordare come struttura sia il film gangster più classico, fatto di ascesa, problemi e caduta - che siano dell'organizzazione o del singolo - sia il tipo di narrazione spesso utilizzato da Scorsese, con l'alternanza dei capitoli tramite il narratore, in questo caso Kathy, donna legata sentimentalmente ad uno dei protagonisti, che narra da un punto di vista più esterno, con anche un velo di critica e nostalgia nei confronti degli avvenimenti, è un film abbastanza prevedibile nello svolgimento, che mette in gioco quei caratteri romanzati tipici del cinema americano, dallo spietato e autoritario Johnny, interpretato da Tom Hardy, che prenderà le redini di questo gruppo di motociclisti trasformandolo in una vera e propria gang, soffermandosi sul rapporto fraterno, anche abbastanza tossico con Benny, considerato il suo braccio destro provando anche una velata gelosia nei confronti della moglie, Benny dalla sua parte è un motociclista schivo, con una passione innata per le moto ma allo stesso tempo è pieno di dilemmi, gli piace quella vita ma ha una coscienza che sembra portarlo progressivamente più lontano man mano che gli eventi deragliano, che il club si espande, la sceneggiatura da la sensazione come se man mano, col crescere della popolarità di questo gruppo di motociclisti, che si nomineranno "The vandals", vengano a meno tutti i valori che rendevano unico il gruppo i primi tempi, come ammette una frase stessa del film, loro facevano i motociclisti perché non volevano avere delle regole, paradossalmente, una volta creata la gang, dovevano sottostare alle regole stabilite.

Il film procede con una messa in scena valida, tra momenti più introspettivi, specialmente riguardanti Benny e Johnny, che vere e proprie scene da gangster movie, tra qualche s*****ttata per il potere - a sottolineare la natura orgogliosa e autoritaria del personaggio di Johnny - e diversi chiarimenti dei conti, le gang motociclistiche si scontrano come le famiglie nei film di mafia, vige anche un concetto simile, molto vicino alla vendetta e alla paura che devono trasmettere, la scena di Johnny che ordina di bruciare il bar per vendicare l'aggressione a Benny ne è l'esempio più chiaro, così come si viene a creare un certo mito dietro ai personaggi e all'organizzazione che si diffonderà anche tra i più giovani, che prenderanno esempio e un giorno sostituiranno i vecchi.

Pecca abbastanza di originalità, ma è recitato ottimamente, nonostante un eccessivo caratterismo da parte dei personaggi di Hardy e Butler, personalmente mi è sembrato avere anche un ritmo incalzante, ma il maggiore difetto è che non ho visto nulla, ma proprio nulla di nuovo.