Piccola premessa: è stato uno dei film che mi ha fatto ridere di più nella mia vita, non posso farci niente, tutto il contesto serio e poi il serial killer con la voce di Paperino mi hanno fatto talmente ridere che a malapena riuscivo a respirare. Detto questo è un bel film questo lavoro di Fulci, nel mezzo dei patinati anni 80's regala una pellicola bella grezza e cattiva, con questo killer super sadico che ammazza le donne in una maniera estremamente cruenta, alcuni omicidi sono proprio da manuale del gore, aggressivi, cattivissimi, come quello all'inizio sul traghetto o se possibile, ancora peggio gli altri quello con la bottiglia di vetro e quello dove squarcia capezzolo e occhio, santo cielo una roba che fa rabbrividire, con una forte componente erotica che pervade tutto il film, l'eros si mischia alla violenza e alla morte in un'atmosfera torbida che mostra un contesto nerissimo.
Fulci dirige abilmente un giallo all'italiana ambientato a New York, la narrazione riguarda principalmente il corpo di polizia impegnato a scoprire chi sia l'omicida, prendendo spunto dal classico archetipo del whodunit, la sceneggiatura mischia bene le carte, ribaltando ogni tanto la situazione, anche con qualche sequenza al limite del surreale che il regista ci regala, con i dovuti debiti a Bava nella rappresentazione, andando efficacemente a denunciare la realtà cruenta e spietata, fino ad un finale che esplicita una forte componente drammatica, e da una chiara spiegazione a questa voce da paperino che mi aveva tanto fatto ridere all'inizio - mi sono sentito un po' in colpa comunque -
Niente male comunque, buon lavoro di Fulci, solo le sequenze degli omicidi già valgono la visione.