Tra i più deludenti di Fulci, fa parte di una sorta di trittico newyorkese assieme a "Lo squartatone di New York" e "Murderock", ma risulta parecchio inferiore ad entrambi, è una sorta di slasher esoterico, con questa bambina che è stata in viaggio in Egitto col padre e ha ricevuto un amuleto maledetto da una strega, al ritorno a New York inizieranno a manifestarsi i primi sintomi malefici dell'amuleto che inizierà a fare una strage, uccidendo le persone che vengono a contatto con Susie.
Fulci sembra col freno a mano tirato nella messa in scena, gli stessi omicidi/morti risultano molto blandi, abusando anche un po' del classico power zoom, la componente gore risulta essere non particolarmente significativa, mettendo in gioco la solita tiritera degli eventi sovrannaturali inspiegabili ai personaggi, con l'entrata in scena dell'occultologo, inizialmente non considerato dato lo scetticismo della famiglia, salvo poi essere rivalutato quando le manifestazioni sovrannaturali si fanno più gravi ed evidenti, fino ad arrivare al classico finale tipico dei film d'esorcismo col sacrificio dell'occultista per liberare la bambina dal demonio.
Poco incisivo nella messa in scena, presenta una tensione abbastanza risibile, risultando anche un poco plasticoso, simile a molti prodotti americani del periodo che erano figli del film di Friedkin e che ovviamente non riuscivano mai ad avvicinarsi a quella qualità, Fulci ha fatto decisamente di meglio.