zerimor 8½ / 10 30/10/2024 13:43:00 » Rispondi Damien Leone ce l'ha fatta di nuovo. Il regista firma il terzo capitolo dei massacri di Art the clown (terzo, se escludiamo il prequel "All Hallows' Eve") e ancora una volta stupisce per estro e bravura in cabina di regia.
Nel primo film dai toni cupi il pagliaccio burlone aveva già consacrato la sua dimensione come personaggio icona dell'horror moderno. Si era poi passati al secondo con una direzione perlopiù fantasy, non nel senso stretto del termine. Ora si ritorna a quelle atmosfere più tetre e angoscianti di Terrifier 1 in un brillante quadro natalizio. Santa Art o Santa Clown si cala nei panni di Babbo Natale in una miscela "esplosiva" di gag, suo cavallo di battaglia, e gore a fiumi, talvolta anche piuttosto estremo. Solo per stomaci granitici, per intenderci.
La storia prosegue da Terrifier 2 con nuovi risvolti e con la stessa protagonista, Sienna. Ovviamente lato scrittura non vi è chissà quale profondità ma in film del genere a mio avviso ciò passa in secondo piano perché i fari sono tutti puntati sul clown e le sue follie efferate. Art è sempre ipnotico e le sue "marachelle" sono una meglio (o peggio, in base alla prospettiva dalla quale le si guarda) dell'altra, in alcuni casi persino più inuadite dei film precedenti.
Anche stavolta le musiche fanno centro (alcune note durante un dialogo tra la protagonista e il fratello minore mi hanno ricordato l'intro di "I Need You", brano spaziale dei Nick Cave & The Bad Seeds). Finale che lascia aperta la porta a un ulteriore sequel.