matt_995 6½ / 10 02/11/2024 11:18:34 » Rispondi Adoro come l'horror sia stato rilanciato negli ultimi anni, sia nel mainstream che nell'indie, arrivando addirittura ai festival che fino a qualche anno fa avrebbero snobbato i film di genere. Tuttavia proprio non sopporto questa deriva a tutti i costi autoriale del genere, laddove c'è ancora la concezione (antiquata oramai) per cui autoriale=noioso, estenuante e dilatato a tutti i costi. In questo Longlegs la dilatazione del ritmo secondo me è più una scusante per camuffare un'incapacità nel raccontare in profondità la storia, nello sparare tutte le cartucce che si avevano in tiro. Perché non è detto che da un soggetto interessante si riesca a cavare sempre il 100% delle sue potenzialità... E Penkins non ci riesce a valorizzare, per esempio, questa figura affascinante e repellente del killer. Gli aspetti interessanti, ovviamente, ci sono, da un Cage in grande spolvero (ormai da qualche anno rilanciato in ruoli interessanti) ad un' atmosfera à la true detective (prima stagione, ovviamente) ancora più cupa e crepuscolare. Ma basta così?