Mauro@Lanari 5 / 10 09/11/2024 17:15:15 » Rispondi 1) Una volta indossati i panni dell'isterica donna altoborghese nella messinscena australiana d'"Un tram che si chiama Desiderio" (2008) e in "Blue Jasmine" (Allen 2013), sembra che la Blanchett non li sappia più dismettere. 2) Lei ha 55 anni, la sua controparte giovanile nel film è la 32enne Leila George. Cate potrà pure aver accettato dal 2015 l'offerta d'Armani per pubblicizzargli il profumo (https://www.youtube.com/watch?v=rhArOfu_MTg), ma in termini di sensualità non c'è gara con l'ex moglie di Sean Penn. 3) Prendo atto che l'anello chevalier sia la moda maschile del momento. 4) La poetica di Cuarón è riducibile a 2 punti: a) la mascolinità o paternità tossica e comunque sacrificabile, b) la verità esiste ma non da parte di Trump e, finché in politica c'è quest'ultimo, l'Academy e le altre giurie festivaliere continueranno a premiare "los tres amigos (locos)", "Coco" e qualsiasi altro audiovisivo di derivazione messicana.
Mauro@Lanari 10/11/2024 02:07:17 » Rispondi 5) Considerando ch'è un'informazione scritta e aggiunta da me (https://www.imdb.com/title/tt16294384/trivia/?item=tr7685747), dico pure che l'opera ricalca "The Waste Land" d'Eliot. Dop'un misandrico revenge movie lungo quasi 6 ore, vengono salvati solo gl'animali domestici, l'esperanto ch'il regista parla correntemente e il mantra conclusivo d'un'upanishad sanscrita. Il triplice "Shantih shantih shantih" già usato com'epilogo ne "I figli degli uomini" (2006) e "Roma" (2018), qui indica la pace interiore e la serena imperturbabilità raggiunte dalla madre protagonista con la sua procreatura tardoadolescenziale, sorta di Pietà cristiana universalizzata tramite l'induismo.