Avevo apprezzato "Odio l'estate" e quel film mi aveva dato una speranza di una rinascita del trio, speranza che è stata abbattuta da quest'ultimo che ho trovato alla stregua dei peggiori, magari non raggiungendo la fiacchezza di "Il cosmo sul comò" o "Fuga da Reuma Park" - quest'ultimo davvero il loro punto più basso, una roba terribile - ma comunque brutto forte, per riassumere il film lo divido in tre parti, la parte iniziale di introduzione in cui avevo un minimo di curiosità per vedere dove andasse a parare e tutto sommato non è così pessima, con una discreta costruzione dei caratteri, specialmente Giovanni e Giacomo, il primo un po' egoista e spendaccione, il secondo pignolo e tirchio, che deve far quadrare i conti per l'azienda che entrambi possiedono, due amici fin dall'infanzia i cui figli stanno per unirsi in matrimonio, ma che ormai sembrano sopportarsi a malapena.
Poi ci sono quei dieci minuti, che sono l'unica parte divertente del film, quelli in cui entra in scena Aldo e si mette a combinare una marea di disastri, la cosa più divertente probabilmente è il suo modo di fare molesto che è l'antitesi del comportamento composto e rigido degli altri personaggi, visto anche di cattivo occhio da Giovanni perché sarebbe il compagno della ex moglie, e tutto sommato tra le bottiglie di vino che fa finire nel lago, le migliaia di euro di fuochi d'artificio che manda in vacca, l'infortunio al parroco, il discorso imbarazzantissimo a cena e per concludere la scena quando si butta dalla finestra della camera dritto in piscina, è tutto molto divertente, il problema è che si ferma tutto qui, perché il film poi arriva ad una terza parte terribilmente tediosa, colma di retorica spicciola, diventando un dramma banalissimo, visto, rivisto e stravisto con tutte le varie dinamiche che accadono tra i personaggi, la narrazione arriva alla stregua di un film corale considerati tutti i personaggi che ci sono in ballo, facendo emergere i vari problemi di tutti, con alcune scelte palesemente forzate, tra tradimenti rimasti nascosti per anni, ripensamenti, pressioni ricevute dalla famiglia e via dicendo, il tutto condito da banali frasi, come possono essere le esternazioni della ex moglie di Giovanni che ha cambiato vita e dice "che non bisogna curarsi del giudizio degli altri, ma essere felici", grazie mille, non l'avevo mai sentita sta frase, molto utile.
E purtroppo il resto del film, che in realtà è quasi tutto, è sul livello d'onda di questa banalità, poco da fare, se le parti comiche si salvano, oltre Aldo, altri episodi simpatici ci sono come il personaggio del prete che viene tentato dall'amica della sposa ma lui non capisce le avances, oppure i retroscena tra l'organizzatore del catering e i cuochi, si da troppo spazio ad una componente drammatica stucchevole, poco originale e patetica che non valorizza minimamente le doti comiche del trio, anzi li impantana parecchio.