Elfo Scuro 7½ / 10 20/11/2024 06:02:46 » Rispondi Lì dove il film originale arginava determinate casistiche con uno stile sofisticato e permeato da un certo romanticismo, qui Schrader spalanca le porte al morboso, mutagenico ed erotico compiacimento di visione. Le scene prese dal film originale non reggono banco se comparate al materiale d'ispirazione, però le scelte di diversificazione dall'opera originale aggiungono un'evocatività scenica dannatamente accattivante. Il sesso è cardine di quasi tutto quello che vediamo, sentiamo e percepiamo ma tra questa efferata carneficina di corpi, sangue e artigli vi è posto anche per il romanticismo (citare la Vita Nova di Dante è qualcosa per pochi) e l'atavico. La Kinski come sempre perfetta per certi ruoli, qui in bilico tra il letale e l'innocenza ma degne di nota anche le prove di Malcolm McDowell, John Heard, Annette O'Toole e Ruby Dee. La visione di Schrader è forte e pure contaminata dalla cotta per la Kinski (tutte le sfumature dell'amore in questo sono plateali), questo non toglie il fatto che l'eleganza con la quale dirige questo film tra riprese e la fotografia di John Bailey, offre una lettura interessante che non va sottovalutata, a tratti pure malinconica. Mitica la colonna sonora di Giorgio Moroder, che si avvale pure di David Bowie per la theme portante.