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QUELLA CASA NEL BOSCO regia di Drew Goddard

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stratoZ     7½ / 10  20/11/2024 12:46:06 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ogni anno per Halloween faccio un rewatch di qualche classicone dell'horror che è tanto che non vedo, due anni fa sono andato di "Night of the living dead", l'anno scorso "Halloween" di Carpenter, quest'anno scorrendo la lista degli horror che avevo quotato di più ho pensato bene di riverdermi un film molto più recente, che a mio parere già merita lo status di "classico" del genere, magari non ha avuto l'influenza dei due film che ho citato precedentemente, ma ho sempre trovato "Cabin in the woods" uno splendido film, fresco, originale, eclettico, coraggioso, uscito in un periodo non floridissimo per il genere ma che ha saputo dare una ventata di novità grazie all'estro registico, all'interessante concept che lo colloca come una sorta di macchiettistico omaggio alle pellicole del passato, è un film che sa di postmodernismo a bestia, come Tarantino si è divertito nel corso della sua carriera ad omaggiare gli spaghetti western e altri film di genere, questo film lo fa sardonicamente con gli horror più classici, quelli della tradizione, è così che dopo una prima parte abbastanza convenzionale, ma già comunque piena di simpatici stereotipi del genere, basti guardare l'incontro con quel tizio sinistro alla pompa di benzina che avverte i ragazzi che sarebbe meglio non andare in quella casa sperduta nel bosco, evento che succedeva in 2 horror su 3, quasi, il film esplode in una seconda parte totalmente anarchica, in cui i due unici sopravvissuti, entrano all'interno di questo ascensore che mostra tutti i retroscena di questo sadico gioco in cui erano coinvolti, con un exploit di mostri, creature stranissime, buona parte facenti parte della cultura dell'orrore, tra serpentoni giganti, gente tagliata a metà e un casino di citazioni cinematografiche, dalle bambine di Shining, inquadrate da lontano in uno dei cubi in cui sono tenuti questi mostri, al clown assassino, probabile riferimento ad "It" e chissà quanti altri non ne ho notati, il tutto realizzando una serie di scene sanguinolente in cui questi mostri una volta liberati vanno in giro a dilaniare i personaggi, creando dei veri e propri massacri con una buona componente gore mischiata ad un forte humor nero che emerge più preponderante che mai, arrivando ad un finale quasi solenne, in cui compare pure Sygourney Weaver, tanto per parlare di icone horror.

Molto valido tecnicamente e nella messa in scena, in cui comunque riprende, coerentemente alla narrazione, molti thopos del genere, basti vedere le scene in cantina, con i protagonisti che in base agli oggetti scelgono involontariamente il modo in cui moriranno, con annessa citazione ad "Evil Dead" quando leggono il libro e risvegliano i mostri, con la camera che avanza prendendo la prospettiva dei mostri, è una regia che non si concentra troppo sulla suspense, quanto sulla componente ironica della vicenda, mettendo anche un buon focus sui retroscena, riguardanti questa organizzazione che programma queste stragi, per accontentare la sete di sangue degli Antichi, su cui lucrano pure trasmettendo il massacro come uno show, facendo scommesse tra di loro e ridendoci su.

A modo suo, una piccola perla horror, dallo stile postmoderno, un ritmo indiavolato e una serie di scene eclettiche che tra citazioni e un mare di sangue non possono non divertire gli amanti del genere.