Light-Alex 7½ / 10 24/11/2024 22:42:05 » Rispondi Io Capitano di Matteo Garrone si presenta con un taglio quasi documentaristico, offrendo uno sguardo meticoloso sul difficile percorso dei migranti che cercano di raggiungere l'Italia partendo dall'Africa. Il film adotta un registro sobrio e a tratti didascalico, che sembra volersi concentrare più sull'illustrazione del fenomeno migratorio che sull'approfondimento emotivo o politico delle sue molteplici implicazioni.
Non mancano i tocchi di magico e surreale, marchio di fabbrica del regista, ma qui appaiono dosati al minimo, quasi timidi.
Il film si muove in equilibrio tra le varie letture possibili: non si abbandona né alla denuncia politica, né alla rappresentazione brutale della disperazione, né a una narrazione emotiva particolarmente drammatica. Questo approccio "democristiano" - nel senso di voler mediare tra diverse sensibilità senza sbilanciarsi - finisce per smorzare l'impatto complessivo dell'opera. Lo spettatore viene toccato, ma mai scosso fino in fondo. Le sofferenze, le violenze e la disperazione rimangono sullo sfondo, accennate senza mai graffiare davvero.
Pur essendo toccante e tecnicamente ben realizzato, il film lascia la sensazione che potesse osare di più, spingendosi verso una maggiore intensità narrativa o una visione più marcata. Così com'è, risulta un'opera didattica, quasi educativa.