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LE PIACE BRAHMS? regia di Anatole Litvak

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stratoZ     6 / 10  28/11/2024 12:18:08 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un po' la classica commedia sentimentale elegante molto tipica del tardo periodo della hollywood classica, i modelli sono quelli di qualcosina di Wilder, ma questo in particolare anche un po' "Roman Holiday", - nel film di Wyler c'erano Peck e la Hepburn in giro per Roma con la vespa, qui spesso e volentieri ci sono Perkins e la Bergman in giro per Parigi con la decappottabile, entrambi i film indugiano sulle bellezze architettoniche delle città in cui sono ambientati - ma nel complesso non è particolarmente originale, per quanto la messa in scena sia di valore, o meglio, penso che gli interpreti siano un valore aggiunto, con la Bergman, come al solito in grande forma, che interpreta questa donna quarantenne contesa tra due uomini, con i suoi dubbi e le turbe tipiche della sua età in cui è spesso in bilico tra la stabilità e la passione, Perkins è un affascinante giovane con la faccia tosta che proverà a sedurre la donna, ben più grande di lui, tra l'altro, questa interpretazione è in mezzo a quei due film leggendari in cui Perkins è un perno, quello di Hitchcock e quello di Welles, due delle mie cose preferite nell'universo, ma questo è un altro discorso, questo film a parte Perkins ha poco in comune con quei monoliti, e poi c'è Montad, il compagno della Bergman, uomo d'affari affascinante, ma spesso troppo impegnato col lavoro e in realtà con una relazione extraconiugale, trascurando spesso la compagna e dandole un motivo in pù per essere disillusa nei confronti dell'amore dopo il primo matrimonio fallito, questi tre personaggi daranno vita ad una sorta di triangolo amoroso - che si trasforma ogni tanto in un quadrilatero quando entra in gioco l'amante di Montad - in una narrazione che alterna toni da commedia sofisticata a momenti ben più vicini al dramma sentimentale, ma nel complesso, tra la bellezza architettonica di Parigi, qualche pezzo di Brahms, rimane un'opera che non spicca quasi mai il volo, nonostante ammetto di aver apprezzato il finale colmo di finto ottimismo, in realtà abbastanza triste.