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THE SUBSTANCE regia di Coralie Fargeat

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Elfo Scuro     7½ / 10  05/12/2024 03:30:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Letteralmente una discesa in un delirio mutagenico esistenziale. Come per "Titane" della Ducournau, solo che in questo caso piu focalizzato nel voler rappresentare un genere (e una storia precisa), questo nuovo film di Coralie Fargeat rappresenta quanto introdotto dalla New Wave francese del filone horror d'inizio 2000 in Europa. Ogni fotogramma citazionistico grida Kubrick (anche troppo platealmente per i miei gusti) e invece dal lato delle mutazioni sembra che ci abbiano preso mano gente come Stuart Gordon, Yuzna da quanto sono ripugnanti. Ma il lato che rende molto bene l'idea dello svilupparsi catastrofico della vicenda è dato dallo stile psicologico drammatico horror giapponese (e in questo si ricade dalle parti di Aronofsky, Requiem for a Dream su tutti). Non è un film che ho il cuore di rivedere nell'immediato futuro, perché sa essere dannatamente triste dal lato umano quando si comprende lo sconforto della protagonista (impersonata da una grande Demi Moore) nel doversi confrontare con il suo vero io (la Qualley pian piano si sta plasmando la sua carriera) che risulta esteticamente bello quanto eticamente subdolo (ed egoista). Di base è la storia di una star del cinema che non vuole accettare il decadimento della propria carriera, con molti tocchi che solo una donna poteva offrire (anche se in certi frangenti a me estranei). Production design, colonna sonora, fotografia ed effetti speciali chiudono l'ottimo lavoro svolto dal team creativo. Dennis Quaid qui in una delle sue maschere più schifose e orripilante della sua carriera da cattivo.