Jolly Roger 7½ / 10 05/12/2024 13:49:13 » Rispondi I bambolotti sono sempre inquietanti e qui si pesca a piene mani dai numerosi film che hanno trattato questo argomento, recenti o meno recenti. Ci ho visto qualcosa di Annabelle, anche nello stile in cui il bambolotto viene ripreso - inquadrature immobili con primi piani del volto dagli occhi sbarrati, a suggerire che lì dentro c'è qualcosa di vivo, qualcosa che ti sta retituendo uno sguardo consapevole. Tutta la prima parte del film viene sviluppata sul vedo e non vedo: stranezze che accadono nella casa, ma essa è vuota, quindi le stranezze non possono che provenire dal bambolotto... sarà forse vivo? Niente di originale, ma funziona bene. Gli attori ci credono, sono in parte. E si avverte bene quell'atmosfera, come di qualcosa che non va: c'è qualcosa di inquietante e di sbagliato in due anziani genitori che assumono una baby sitter per badare a...un bambolotto! Qualcosa di cui si intuisce la presenza ma non si carpisce la sostanza. Finchè un twist, tremendo e davvero inaspettato, alza qualitativamente il livello del film, già comunque buono.
Secondo me è un horror che val la pena vedere. Personalmente credo che qui avrebbero davvero avuto tra le mani qualcosa di potenzialmente ottimo, ma non sono riusciti a sfuttarlo adeguatamente e non sono stati abbastanza cattivi.
mi riferisco alla figura di Brahms, quello vero - la sua apparizione è sconvolgente, così come altissimo è il livello di tensione che precede la sua apparizione, quando l'ex della protagonista manda in mille pezzi la faccia del bambolotto. Tuttavia, Brahms è poco incisivo e poco cattivo: sia nella sua figura in generale (magrolino, persino impacciato) sia nel modo di comportarsi: sarebbe stato molto più bello se, una volta uscito allo scoperto, avesse fatto fare una fine tremenda all'ex della protagonista, qualcosa di violento e di splatter - invece, si limita ad un'azzuffata. Lo uccide, sì, ma praticamente senza alcuna cattiveria. Insomma, il personaggio di Brahms si prestava ad essere un villain con i fiocchi - invece è più cattivo da bambolotto che dal vivo. Spero di smentirmi, quando vedrò il sequel.
Nonostante quanto detto in spoiler, la valutazione resta alta. Non è solo l'aspetto horror a colpire, ma anche un altro aspetto, da non sottovalutare, che può essere disturbante:
il dolore, la follia lucida degli anziani genitori. Essi hanno a che fare con il loro filgio, forse assassino o forse no (non si capisce se sia stato lui ad uccidere la sua amica quando erano bambini), ma comunque fortemente squilibrato ed instabile, in quanto deturpato dall'incendio fin da piccolo. Loro amano certamente il figlio, ma allo stesso tempo rifiutano una vita simile, ovvero quella di vivere con uno squilibrato - che, dopo l'incendio, rispecchia sè stesso e si identifica in un bambolotto. E' terribile la psioogia di Brahms. Non si è mai evoluto da allora, dal momento dell'incendio è rimasto uguale a quel bambino, senza mai crescere. E ai genitori non resta nulla, non riescono più a sopportare la situazione e decidono di dargli in pasto una donna, la baby sitter, che li sostituisca. Sanno che così facendo potrebbero condannare la baby sitter alla morte...ma lo accettano, pur di fuggire e di non tornare più. E si uccidono. Un dramma che davvero trasmette dolore atroce. Due genitori davanti ad una realtà terribile: hanno sbagliato. A casa c'è un mostro che non hanno smesso di amare, in una vita che hanno smesso di amare.