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THE SUBSTANCE regia di Coralie Fargeat

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stratoZ     7½ / 10  13/12/2024 14:40:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Gran bel body horror della Fargeat, che si riprende alla grande dopo "Revenge", film che ho trovato terribile, e per fortuna molto lontano da questo che invece è una pellicola di gran valore, capace di intrattenere, schifare, shockare lo spettatore, ma allo stesso tempo lanciare una critica asettica e diretta nei confronti di una società voltata all'apparenza, è anche un film leggermente derivativo, strapieno di citazioni e influenze, che però nel complesso funziona molto bene e riesce a brillare di luce propria, alcune proprio palesi, come possono essere i riferimenti a Cronenberg - esplicitissimo quello a "The Fly", quando a Sue iniziano a cadere denti, le unghie, l'orecchio - arrivando al duo Yuzna e Gordon, con l'ultima trasformazione che può ricordare tra le loro opere più celebri come "Society" e "From Beyond", ma c'è anche Lynch e il concetto del mostro in rapporto alla società che esprime in Elephant man, anche se il soggetto principale mi ha ricordato "Death Becomes Her", ma anche "The Neon Demon", e perché no, anche "Sunset Boulevard" per andare molto a ritroso, ma in ogni caso, i numerosi ingredienti che ho appena citato formano una ricetta gustosa, soddisfacente, che narra le avventure di Elizabeth Sparke, stella di Hollywood che deve fare i conti con l'età e proprio il giorno del suo compleanno viene mandata via dal produttore tale Harvey - nome forse, non del tutto casuale - perché ormai considerata troppo vecchia e di poco appeal per il pubblico, è così che la soluzione cade dal cielo, con questa sostanza passata sottobanco che crea una sorta di clone ma più giovane e perfetta della stessa, con le sue dovute precauzioni, come la condizione di dover usare una settimana la versione bella e giovane e una settimana quella originale, senza eccezioni, altrimenti le conseguenze possono essere terribili.

Ovviamente, la protagonista non riuscirà a mantenere questo equilibrio, nella frenesia della nuova vita, riprendendosi il posto nel suo programma sotto le vesti di Sue, finendo in svariate pubblicità, diventando un astro nascente grazie alla sua bellezza e sensualità, nonché dalla sicurezza che trasmette grazie alla ritrovata giovinezza, rendendo sempre più difficile il ritorno al vecchio corpo che affronterà una vita di miseria emozionale, rinchiusa a casa per non farsi vedere da nessuno, soprattutto appena inizia a deperire a causa dell'abuso della sostanza, dato che la giovane vuole essere presente il più possibile, si viene a creare una situazione che esplica anche abbastanza sardonicamente, con una forte ironia di fondo quanto bellezza e status siano correlati nella società odierna, nella carrellata di personaggi esterni vi è tutta questa critica, dal produttore stesso ai suoi azionisti, dal vicino di casa infastidito dai rumori, ma solo fino a quando non scopre che è una bella ragazza a farli, e a quel punto si propone pure di aiutarla, la trasformazione di Elizabeth non è altro che il risultato di questa mentalità diffusa, nello star system ma nella società in generale, che genera l'ossessione della bellezza e della perfezione, fino ad un finale liberatorio, in cui il film assume connotati quasi lisergici e sfocia nella pura commedia nera dal sapore estremamente caustico.

Molto carino stilisticamente, con un gore presente e spesso invadente che si diverte a shockare lo spettatore, non nascondendo nulla, indugiando sui particolari che vanno dagli aghi - altamente sconsigliato per gli agofobici - a vari sbudellamenti, ma colpisce pure il suo mantenere uno stile dinamico e il forte contrasto, dovuto anche ad esigenze narrative, che si viene a creare specie nella prima parte, nella dicotomia tra la vita di Elizabeth e quella di Sue, se la prima ha dei ritmi più dilatati, pochi virtuosismi e una forte disillusione di fondo, la seconda è quella che pompa, con un montaggio da videoclip e una musica elettronica preponderante che nell'insieme sembra farsi beffa dei media odierni precostruiti a base di dettagli sui corpi femminili e musica con dei forti bassi, molto curato anche a livello di ambientazione, con l'asettico bagno tutto bianco in cui si svolge una buona parte del film ai caldi corridoi dello studio televisivo - che fa gasare un po' di gente su internet per aver trovato il parallelismo con Shining -, arrivando agli squallidi seminterrati dove viene spacciata la sostanza.

Gran bel film.