Goldust 5½ / 10 20/12/2024 15:12:56 » Rispondi Come si dice in gergo, un sequel non richiesto. La freschezza del lavoro precedente - che pure non era un capolavoro - qui si perde per strada e non ci sono battute o situazioni capaci di lasciare il segno. Si cerca di ridere sulla stretta attualità fatta di influencer d'accatto, chef star e mercato nero di cadaveri ( sì, forse si è osato un pò troppo ) ma si esplora anche un certo desiderio di normalità, ricercato ad esempio dal personaggio interpretato da Ghini. Il risultato finale però è inferiore alle attese nonostante l'utilizzo di un ricco cast di facce note ( ma la più brava è la meno nota Silvia D'Amico ). Un passo indietro per l'Amendola regista.