Evarg Nori 7 / 10 22/12/2024 13:51:19 » Rispondi A dispetto del titolo italiano un film corale nato sull'onda di "American Graffiti" che ne ricalca l'ambientazione di inizio anni'60(con lo spettro incombente del Vietnam e l'omicidio Kennedy che irrompe nel quotidiano più le ovvie tensioni razziali,turbamenti sessuali e pessime situazioni familiari)e la colonna sonora ricca di hit del periodo(The Four Seasons,Lee Dorsey,The Angels,The Shirelles,Ben E.King,The Isley Bothers,The Contours,Dion).Non sempre in equilibrio tra grottesco e drammatico ma indubbiamente appassionante e ben interpretato,capace come il film di Lucas di suscitare sincera nostalgia per quell'epoca irripetibile nel bene e nel male(sia per i drammi generali che personali)anche nei confronti di chi non l'ha mai vissuta.Certi sprazzi brutali lasciano il segno(l'inquietante gang dei Ducky Boys,muti e simili ai Cholo di "Distretto 13" ,la fine di Turkey o le angherie del padre di Joey).Nel finale un sosia di Bob Dylan canta " The Times They Are A-Changing".Probabilmente ha ispirato Coppola per "I ragazzi della 56esima strada2 e "Rusty il selvaggio".Da un romanzo di Richard Price,che interpreta un truffatore.Wayne Knight non accreditato,debutta nei panni di un cameriere.Inizialmente il regista aveva cercato l'appoggio produttivo di Alberto Grimaldi.