Noodles71 7 / 10 02/01/2025 17:51:53 » Rispondi Sono passati sedici anni da quando Stallone aveva vestito i panni di uno dei suoi personaggi più iconici e riusciti e ritorna a dirigerlo scrivendone anche la sceneggiatura. Sly si prende il rischio di cadere nel ridicolo, rimettendosi in gioco e decidendo di fare ritornare "Rocky" a combattere sul ring, dopo che nel discreto "Rocky V" quello che era mancato era stato il combattimento finale che aveva contraddistinto tutti i film del pugile italo-americano. "Rocky" è rimasto solo dopo che anche la sua amata "Adriana" lo ha lasciato, gestisce un piccolo ristorante ed ha come sempre il supporto del suo fidato "Paulie", l'eterno Burt Young. Alla base della trama c'è una simulazione al computer del campione del passato "Balboa" e l'attuale ed imbattibile campione dei pesi massimi "Mason Dixon", creando i presupposti per un incontro reale tra i due pugili. Stallone ha ricreato bene le atmosfere dei quartieri malfamati di Philadelphia, rende il suo personaggio come sempre "umano" e dal cuore grandissimo, stretto tra il difficile rapporto con il figlio e i suoi ricordi e le persone amate che sono scomparse alimentando una profonda nostalgia. Tenero il rapporto che si crea con "Marie" interpretata da Geraldine Hughes ed il suo figlio "Steps". L'avversario interpretato dal pugile Antonio Tarver troppo anonimo ed il match poco esaltante. Ma quando inizia "Gonna Fly Now" di Bill Conti e "Rocky" inizia ad allenarsi, la commozione inizia a farsi sentire fin troppo....