Noodles71 7½ / 10 03/01/2025 17:22:37 » Rispondi Non poteva deludere il sequel di "Creed" che vede l'entrata in scena di uno degli antagonisti più iconici di "Rocky Balboa", Dolph Lundgren che torna ad indossare le vesti di "Ivan Drago" e fare da mentore a suo figlio "Viktor", interpretato da Florian Munteanu. Effetto nostalgia che rievoca il celebre match di "Rocky IV" dove perse la vita "Apollo Creed" per mano del cattivissimo e glaciale pugile sovietico e dopo trentatre anni i due figli si scontrano sul ring entrambi spinti da motivazioni diverse. Steven Caple Jr. esalta i momenti drammatici del film che inevitabilmente commuove in più di un'occasione e personalmente qualche lacrima mi è scesa. Teneri e convincenti Michael B. Jordan e Tessa Thompson ed emozionante ed allo stesso tempo triste la nascita della loro primogenita per il problema congenito di cui soffre. Teso e riflessivo il rapporto tra i due "Drago" padre e figlio e Stallone è sempre la presenza fondamentale nella saga. I due incontri spettacolari ed allo stesso tempo abbastanza irreali, dopo quei terrificanti pugni in faccia penso che dopo un paio ben assestati nessuno riuscirebbe a rialzarsi, ma "Rocky" e "Creed" non hanno limiti... La colonna sonora è oramai dominata dai ritmi moderni ed il celebre ed eterno tema di Bill Conti riecheggia solo in una occasione. Finale che commuove ed esalta e Dolph Lundren ridiventa protagonista dopo tanto tempo. Il passaggio di consegne da "Rocky Balboa" a "Adonis Creed" è compiuto. Grazie Sly