Light-Alex 6½ / 10 03/01/2025 20:55:32 » Rispondi Un po' leopardiano questo "Nuovo Olimpo" di Özpetek. Il film esplora come la giovinezza amplifichi ogni emozione, rendendo tutto più profondo, incisivo, totale e vero. Crescendo, guardiamo indietro con malinconia, mitizzando ciò che forse nemmeno era così importante, ma che allora ci sembrava infinito e pieno di possibilità. Nuovo Olimpo si nutre di questa nostalgia.
La trama ruota attorno a una fugace avventura di pochi giorni e a un improvviso distacco che separa i protagonisti. È possibile che un evento così breve resti per sempre nella mente, trasformandosi in uno spettro che condiziona un'intera esistenza? Per Özpetek, sì. Tuttavia, l'idea, pur poetica, risulta a tratti esagerata. Nel tentativo di enfatizzare il peso della memoria e della malinconia, il film si allunga troppo, e nel finale arriva a degli sviluppi un po' inverosimili.
Il racconto soffre di uno squilibrio nelle sue parti, e il tanto atteso ricongiungimento finale, invece di trasmettere pathos e drammaticità, finisce per generare un senso di sollievo: più che risolvere, sembra liberare il film da un intreccio che si stava complicando inutilmente. Forse la malinconia e il ricordo potevano essere gestiti in modo più fine.