Discreto thriller spagnolo che ha i suoi punti di forza in una suspense ben sviluppata, data dalle vicissitudini di un protagonista in balia degli eventi concatenati durante questa infernale notte che sta vivendo, da un incontro fortuito con una misteriosa donna che col suo fascino lo trascina in questa avventura pericolosa, la componente di tensione sale esponenzialmente dopo i due presunti omicidi e la narrazione è efficace nell'accrescere la paranoia facendo tornare a ritroso la mente del protagonista, ma anche dello spettatore nel ricercare indizi che possano collegarlo alle morti, dando poco respiro, grazie anche ad un ritmo che va ad accrescersi insieme alla tensione, una regia efficace con la camera a mano preponderante e queste sequenze simil soggettive che portano all'interno dell'azione, complice anche un bel sonoro che cattura tutte le paure, i respiri affannosi del protagonista, i rumori notturni, le sirene della polizia, i dialoghi di persone che non si vorrebbero udire.
E poi c'è la bella ambientazione, quella della città notturna tra le luci al neon, prevalentemente fredde, da un viola straniante al blu saturo, creando delle vibes da neo-noir in cui il protagonista si confronta con l'incubo che sta vivendo, in cui sente la sua voglia di staccare la spina dopo il dramma della morte del padre appena vissuto e la vacanza programmata con la sorella, che diventerà tanto agognata dopo una notte infernale.
Diverse belle sequenze valorizzano il film, dalla lunga scena nell'appartamento del delitto, tra erotismo, tensione e morte, al fermo della polizia in cui lo spettatore, così come il protagonista, sta con il cuore in gola, tanto che l'averlo beccato ubriaco alla guida sembra un sospiro di sollievo rispetto a quello che rischiava davvero, fino all'intrusione nel posto di lavoro di lei dove deve eliminare la foto, prova del loro incontro quella notte, arrivando ad un buon finale aperto.