rain 6½ / 10 05/01/2025 15:29:25 » Rispondi Sicuramente Eggers dimostra una buona dose di coraggio girando il remake di non uno ma bensì due film che possono tranquillamente considerarsi dei capolavori dell'horror. E il regista americano fa pure un gran lavoro per quanto riguarda l'estetica (molto vicina a quella dei suoi lavori passati), con tantissime sequenze visivamente stupende, e riesce a creare una buona atmosfera che si rifà molto all'horror inteso nel senso più classico (differenziandosi quindi, almeno in questo caso, dal "Nosferatu" di Herzog). Peccato che Eggers faccia poco altro per rielaborare la storia che tutti conosciamo, forse ci mette qualcosina nel personaggio di Ellen Hutter (i nomi dei personaggi ritornano ad essere quelli del film di Murnau), diversa da quella vista in altre trasposizioni, ma nulla più. Insomma il film di Eggers è indubbiamente un buon horror "duro e puro" ma soffre del principale problema dei remake: è un rifacimento fatto bene ma pur sempre un rifacimento. E se mi venisse voglia di vedere un film sul Nosferatu, tralasciando ipoteticamente l'opera di Murnau, che è da considerarsi proprio come un differente concetto di cinema, -e pure tutte le altre reinterpretazioni del capolavoro di Stoker- non avrei dubbi nel scegliere Herzog che tutt'ora dimostra un fascino difficilmente eguagliabile (con ciò non sto dicendo che non riguarderei/riguarderò la pellicola di Eggers). Insomma il "Nosferatu" di Eggers è a mio parere un bel film, già la base di partenza per la storia, lo sappiamo, è ottima ma che mi è impossibile (limite mio?) non confrontare con le versioni precedenti che raccontano la stessa storia. Ottima l'interpretazione di Hoult così come quella di Dafoe che sembra viaggiare con il pilota automatico in certi ruoli. Mi è più difficile valutare Skarsgård in quanto il suo è un ruolo soprattutto "parlato" e per capirne la validità bisognerebbe vedere il film in lingua originale. Nota di merito per Lily-Rose Depp che sfodera una buona prova dimostrando di non essere lì solo perché è "la figlia di..." (ma anche qui, a voler essere impietosi, non stiamo certo parlando di Isabelle Adjani).
Comunque mi riservo la possibilità di rivalutarlo in positivo in futuro.