La cosa che mi ha stupito di più di questo film è l'aver letto durante i titoli di testa il nome di Sven Nykvist alla fotografia - il leggendario direttore della fotografia di Bergman, per intenderci - e mi sono continuamente chiesto cosa ci potesse fare in un film di Nora Ephron, che vabbè, diciamo non è la mia cup of tea, ma probabilmente ai tempi pagava bene, detto questo, effettivamente la fotografia è la cosa più bella di questo film, fatta di colori vividi e belle scene notturne, vagamente poetiche e radiose, adatte alla narrazione, di questo papà rimasto vedovo interpretato da Tom Hanks, che soffre d'insonnia per via della morte della moglie che ancora lo tormenta, avendo anche cambiato città - molto carine visivamente le scene nella nuova casa, sopra il molo e circondata dal mare, con la luce della luna che si riflette sull'acqua.
Poi per il resto, narrativamente è poca roba, la classica commedia sentimentale melensa e molto prevedibile, fatta dei soliti alti e bassi, con il bambino - che anzi è sopportabile, a differenza di tanti altri film simili - che chiamerà questa trasmissione radiofonica per trovare una nuova moglie al padre dato che lo vede triste e il personaggio di Meg Ryan che rimarrà affascinato da questo caso, omaggiando anche più volte esplicitamente "An affair to remember" riproponendo la famosa scena sull'Empire State Building, con le solite corse contro il tempo, ripensamenti all'ultimo e lieto fine riconciliante, praticamente non si distacca un minimo dalle commediole sentimentali a base di zucchero e bei sentimenti, ma almeno visivamente è interessante.