Meravigliosa ed iconica pellicola demenziale del trio ZAZ, forse la pellicola demenziale per eccellenza di stampo poliziesco, una perfetta parodia di tanti film che vanno dall'investigativo al noir - l'entrata in scena del personaggio di Jane fa tantissimo "Double indemnity" -, è una serie di gag scatenatissima che non concede un attimo di pausa allo spettatore, tante trovate che definirei geniali e si fanno beffa degli stereotipi del genere, dalla scena in cui Frank - ovvero Leslie Nielsen, nella sua interpretazione per eccellenza, quella più iconica, non me ne vogliano i fan di Scary Movie - prova a corrompere il portuale con un continuo scambio di soldi, alla silhouette disegnata sulla scena del crimine ma in mare.
Poi c'è tutta la sequenza in cui il collega di Frank è ricoverato in ospedale che genera dei dialoghi pazzeschi, dai medici dicono alla moglie che riusciranno a salvare il braccio del marito, deve dirgli solo dove spedirlo, al malinteso sull'eroina di Frank, impossibile trattenere le risate in quel momento, o ancora tutta la sequenza a casa di Ludwig col pesce lottatore giapponese che vale milioni e la penna donata dall'imperatore Hirohito in persona, arrivando alla scena del cornicione con la statua e il suo sorrisetto che ricorda tanto quello del pilota automatico di "Airplane!", poi c'è tutta la sequenza allo stadio col mitico Enrico Pallazzo che verrà sostituito da Frank per salvare la regina, altro momento grandissimo tra l'inno nazionale eseguito da Frank in maniera orrenda e tutte le scenette di baseball in cui prende decisioni improbabili per essere un arbitro, o ancora, una scena che mi ha sempre piegato, è quando nella macchina di Frank si aziona l'airbag e parte da sola, con lui che le intima di fermarsi, poi gli spara e poi chiede se qualcuno è riuscito a prendere il numero di targa, straordinaria.
Fino ad arrivare alla morte di Ludwig che cadrà dalla gradinata dello stadio, gli passeranno di sopra macchine, schiacciasassi, una parata con banda musicale e via dicendo, con anche la scena che percula i film sentimentali con la dichiarazione di Frank a Jane, altro momento altissimo.
Registicamente è una macchina di gag, l'alternanza di acutissimi dialoghi, performance di stampo slapstick, da tutte le botte che prende Nordberg sia in ospedale che appena uscito, ai tripli salti carpiati di Frank mentre entra in casa, un'ondata di umorismo che fa divertire in maniera impagabile, un cult immenso della commedia demenziale.