Elfo Scuro 8 / 10 25/01/2025 06:32:02 » Rispondi Che i semi di quello che poi è sfociato in "Mulholland Dr." nel nuovo millennio ci sono tutti e nella vasta gamma di applicazione tecnica/scritta che il film può permettersi d'offrire. "Strade perdute" di Lynch è un incubo chiuso in un ben definito loop, circolare nella sua narrazione per quanto estroversa e arzigogolata allo stesso tempo possa essere: sdoppiamento di personalità a sua volta confinante nella trasmigrazione corporea, in sintesi un uxoricidio che poggia le basi nella pornografia (più o meno snuff). Che sia tutto un viaggio prima della sedia elettrica? Oppure un disegno più ampio, di stampo surrealista? Non mi è dato sapere alla prima visione, ma quello che ritengo sicuro è la formula di: sesso, violenza, commedia grottesca e spiccano neo-noir fusi assieme che affascinano. Cast interessantissimo: Bill Pullman, Patricia Arquette consacrata qui definitvamente come attrice degli anni 90 duttile in ogni genere e qui sdoppiata totalmente, Balthazar Getty come surrogato, Robert Blake figura misteriosa dalla natura surrealista davvero marcata, Robert Loggia come magnaccia e violento gangster puttaniere e poi Natasha Gregson Wagner, Lisa Boyle, Henry Rollins, Giovanni Ribisi, Marilyn Manson e il grande Richard Pryor. Ottima la fotografia di Peter Deming, con i suoi tratti sperimentali, la colonna sonora come sempre è qualcosa di startosferico: Badalamenti, Trent Reznor, Marilyn Manson, David Bowie, Rammstein e Smashing Pumpkins. L'inizio della trilogia Losangelina di Lynch non poteva iniziare nel migliore dei modi.