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NOSFERATU (2024) regia di Robert Eggers

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zerimor     7 / 10  26/01/2025 15:54:12 » Rispondi
Finalmente ho visto questo tanto atteso remake di Nosferatu scritto e diretto da uno dei maggiori esponenti del cinema odierno.
Robert Eggers debuttò nel 2015 con "The Witch", a mani basse uno degli horror più belli degli ultimi 25 anni. Fu poi la volta di "The Lighthouse" e di "The Northman", due altri film tecnicamente ineccepibili ma che a mio avviso non ebbero la stessa forza prorompente e "scioccante" nonché la qualità di The Witch. In tutti i casi era impossibile tuttavia non notare la grande perizia registica di suddetto cineasta.
Infine decide ora di riprendere un soggetto importantissimo e celebre come Nosferatu per realizzarne un suo personale rifacimento. Il soggetto non è originale per forza di cose, ma seppur seguendo le linee guida tracciate da tutti coloro che lo hanno preceduto, Eggers ha saputo riproporre questo classico sotto una luce e una forma diversa. Il suo Nosferatu non è soave e di classe come il capostipite Capolavoro di Murnau o il maestoso Principe della notte di Herzog, ma risulta essere brutale, sanguinolento, carnale e malsano. Un film dannatamente gotico con pennellate folkloristiche che tanto piacciono al regista in questione e dove non v'è spazio per la componente fantasy che si può ritrovare nel Dracula di Coppola.
Per questi e altri motivi, mi sento di promuovere in primis il look di Orlok interpretato inaspettatamente bene da Bill Skarsgård (irriconoscibile, in tutti i sensi). È esattamente in linea con l'intero contesto e con la direzione presa. Un "design" differente e a mio modo di vedere ispirato (per quanto ripreso dai ritratti di Vlaad di Valacchia). La sua (non) presenza inquieta, è potente e mette in soggezione al pari dei "vecchi" Nosferatu, anche se in maniera "anomala". Certo, io personalmente prediligo (e non di poco) il portamento e l'elegante inesorabilità del Conte Orlok di Max Schreck e di Klaus Kinski, ma sbaglierei se dicessi che quello pensato da Eggers sia meno "incisivo" o valido. A dirla tutta, proprio la natura con la quale è stato messo in scena ha reso possibili alcune delle scene più belle, inattese e forti della pellicola, una in particolare che ho apprezzato molto, di una ferocia indescrivibile.
Passando al lato tecnico, cosa posso dire?! Ben poco ad onor del vero. Questo film è una gioia per gli occhi. Fotografia fredda e angosciante che sprizza la sua vena gotica da tutti i pori, una roba assurda. Una Yharnam cinematografica. Regia impeccabile come al solito con certe riprese da rimanere a bocca aperta.
Ciò che invece non mi ha fatto impazzire è stata la prova degli attori in generale. Mi è parso come se stonassero col quadro ottocentesco e la sua cupa bellezza estetica. Non tutti mi sono sembrati in parte dunque. Dafoe risponde sempre presente nonostante il poco screen time in questo caso, ma stiamo parlando di Willem Dafoe, mica di un attore qualsiasi. Come scrivevo pocanzi, bene anche Skarsgård nei panni del Conte in questa versione purulenta e oltremodo malvagia. Il resto del cast purtroppo non mi ha convinto, Lily-Rose Depp su tutti.
Ma quello che proprio non m'è piaciuto è stato l'invadente elemento di possessione demoniaca che in un film come Nosferatu è totalmente fuori luogo, ma questo è solo il mio parere.

In conclusione, un buon film e un buon Nosferatu quello di Eggers, ma distante, molto distante dagli antenati del 1922 e del 1979. Lo avevo predetto e ora dopo la visione lo confermo con convinzione... e continuo ad affermare pure che "The Witch" resta ancora di gran lunga il miglior lavoro del regista statunitense.