Gran bel noir, divertente, torbido, teso, con una bella sceneggiatura che ribalta costantemente i punti di vista, gioca col background dei personaggi, tenuto inizialmente nascosto salvo poi scoprire tutto d'un tratto la loro vera natura, colmo di colpi di scena, forse anche troppi azzarderei a dire, quasi ad artefare volutamente la narrazione, ma come intrattenimento funziona benissimo, allo stesso tempo è valorizzato da una grande messa in scena, racconta la storia di Sam Lombardo, questo educatore scolastico perlopiù dedito alla poligamia che un giorno viene accusato da una sua alunna di averla violentata, una buona prima parte del film è basata sul processo a Sam, il film in questa fase sembra più voler fare un'analisi sociale della figura di Sam che viene rovinata solo in base ad una semplice accusa, venendo addirittura bandito dai posti che frequentava in precedenza considerato pure che la ragazza che lo ha accusato è la figlia di una ricchissima famiglia del posto, la più influente della zona, praticamente rovinandogli la vita, dopo l'assoluzione di Sam, con conseguenti grossi danni pagati dalla madre della ragazza vi saranno vari ribaltamenti, come in ogni noir che si rispetti in realtà dietro c'era un complotto legato al denaro, da qui i personaggi inizieranno una sarabanda di alleanze e doppigiochi per arrivare ad ottenere più bottino possibile, ricalcando gli archetipi anche della femme fatale, qui in realtà ce ne sarebbero due, dato il rapporto poligamo di questo trio, una irresistibile Denise Richards, bionda formosa e ammaliante e un'astutissima Neve Campbell, entrambe in combutta con Sam per accaparrarsi quei milioncini pagati dalla ricca signora, ma durante tutto il film vi è quella costante sensazione paranoica di non potersi fidare di nessuno, la posta in gioco è talmente alta che manda in vacca ogni sentore di fiducia nel prossimo, una decadenza etica dei personaggi che accresce incredibilmente la componente ansiogena, al punto dall'iniziare a dubitare di qualsiasi cosa, ogni piccolo gesto, potenzialmente, diventa un pretesto per far fuori l'altro e proprio quando sembra emergere la verità su un determinato personaggio, la sceneggiatura abilmente rimischia le carte e ridefinisce i ruoli, mandando quasi tutti nel calderone dell'avarizia, figli ricchi e viziati, educatori scolastici, avvocati e poliziotti, sembra che a nessuno sia rimasta un minimo di etica e la forza attrattiva del denaro è diventata troppo forte da poter resistere.
Splendida messa in scena, probabilmente uno dei punti forti del film, ambientato nella Florida balneare restituisce un mondo torbido, grazie ad una fotografia fosca, una componente sensuale esaltata dalle due femme fatale, senza risparmiare scene di sesso di vario tipo, anche esplicitando le sinuose forme delle due, una colonna sonora a metà tra il jazz e la world music e una bella regia di McNaughton che rispetta bene i tempi, rallentando al momento giusto per valorizzare la tensione.