Discreto film del buon vecchio Clint alla sua ennesima fatica, è un legal movie interessante, che pone diversi dilemmi a partire dall'incipit, un uomo con la moglie che partorirà a breve viene chiamato a fare il suo dovere di giurato in un processo per omicidio, con un uomo apparentemente inaffidabile e con precedenti penali che è accusato di aver ucciso la fidanzata, presto si rende conto, approfondendo i dettagli del processo, che in realtà è lui l'omicida della donna, avendola inavvertitamente investita nella strada buia mentre tornava dal pub, a questo punto il film presenta il suo dilemma principale, l'onestà contro il senso di colpa, vale la pena costituirsi mandando all'aria tutta la propria vita? Considerando il passato burrascoso macchiato dalla dipendenza dall'alcool e la più recente rinascita in cui il protagonista sembra essersi fatto finalmente una famiglia.
La risposta è una sorta di via di mezzo, un procedere insicuro del protagonista che blocca gli altri giurati che stavano per condannare l'uomo colpevole all'unanimità, spinto da un forte senso di colpa, però senza rivelare l'accaduto, vorrebbe semplicemente assolverlo per pulirsi velocemente la coscienza e passare avanti, da qui diversi sviluppi attanagliano la trama con le giornate per il verdetto che si fanno sempre più logoranti e i giurati che cambiano spesso opinione, arrivando a situazioni di stallo abbastanza estenuanti per giuria, avvocati e imputato, facendo emergere sempre più dettagli e mostrando come il procedere dell'inchiesta sia stato marchiato dal pregiudizio verso l'uomo in questione, con la polizia che non ha indagato su altri sospetti ma si è limitata a cercare di dare ragione alla soluzione più evidente, ma oltre la componente prettamente legale, il film scandaglia bene anche le conseguenze sulla vita del protagonista, le indagini coinvolgeranno anche la moglie, tirata in causa dal pubblico ministero, facendo riemergere gli scheletri dell'armadio di quella sera, con i sospetti e le prove che inesorabilmente si vanno a stringere attorno al protagonista che passerà da una situazione di quasi scontata sicurezza di non essere scoperto, ad una sgradevole sorpresa finale che tiene lo spettatore col fiato sospeso.
Nel complesso è un legal movie niente male, stracolmo di dialoghi come buona parte dei film di questa tipologia, con un ritmo incalzante e delle ottime interpretazioni tra Hoult, Toni Collette e un ruolo secondario per J.K. Simmons.