Una delle commedie più famose di Brooks, film che trovo lievemente sopravvalutato, probabilmente per via del solito difetto che ho riscontrato in molti film del regista, ovvero una durata eccessiva che favorisce una certa prolissità in film che non ne necessitano minimamente, diciamo che qui è un problema relativo, essendo uno dei suoi film più riusciti è comunque sopportabile, soprattutto alla luce delle grandi performance attoriali che ci ritroviamo all'interno, su tutti ovviamente Jack che è una goduria vederlo recitare, nel suo personaggio così scorbutico, egoista, dedito al suo lavoro e apparentemente allergico alle relazioni sociali, il classico vecchio acido che fa la parte del vicino rompicogl1oni e del cliente problematico al ristorante, ma che col passare del minutaggio avrà un cambiamento essenziale, andando alla scoperta di un lato di se stesso fino a quel momento inedito, forse l'inizio del cambiamento è il dover tenere il cane del vicino, fino a quel momento odiato, a cui si affezionerà e sarà il primo vero rapporto umano mostrato su Jack, arrivando poi progressivamente ad affezionarsi alle altre cause, dal personaggio di Helen Hunt, cameriera preferita e unica che riesce a sopportare, a cui darà una grossa mano col figlio malato, allo stesso vicino, dopo un iniziale rapporto conflittuale dato anche da pregiudizi da parte del protagonista perché omosessuale, si verrà a creare questa sorta di triangolo solidale tra persone con svariati problemi di diversa natura, cercando di sostenersi a vicenda, non è infatti solo il personaggio di Jack a subire un cambiamento, anche il vicino troverà la forza per ricontattare i genitori dopo gli avvenimenti subiti da piccolo, anche la giovane madre troverà l'occasione per curare definitivamente il figlio malato.
Poi sul finale, probabilmente il film perde un po', prendendo il classico taglio da commedia romantica, piena di zucchero e melassa, esagerando un pochino con i classici ribaltamenti tra momenti di lite con urla e parole pesanti, ai classici riappacificamenti con belle frasette simpatiche, probabilmente due ore e venti per tutto questo sono troppe, tuttavia tra diverse belle scenette, perlopiù di stampo teatrale, fatte di buoni dialoghi, recitate meravigliosamente da Jack e gli altri comprimari - Helen Hunt sicuramente non è da meno in questo film - che nella loro drammaticità riescono anche ad essere lievemente sopra le righe e far sghignazzare lo spettatore, il film risulta godibile, un po' sopravvalutato, nulla di trascendentale, ma intrattiene.