Bella commedia di Verdone dalla narrazione simil episodica, realizza una sorta di film corale in cui narra le storie parallele di tre coppie diametralmente opposte tra loro in cui Verdone interpreta in tutte e tre il marito, è un film con una buona verve comica che regala bei momenti dati da una buona caratterizzazione dei personaggi, c'è la coppia più coatta, quella in cui Verdone si sposa con la Gerini, in cui i due continuamente devono trovare nuovi modi di fare sesso, sempre più particolari e pericolosi, per raggiungere l'eccitazione, questa parte vuole a suo modo ironizzare con le tendenze delle nuove generazioni nel volersi mostrare come alternative, sempre alla ricerca di una nuova trasgressione, con un mondo che va troppo veloce e in cui tutte le esperienze che fanno sembrano già acqua passata per altri, la coppia passerà dal fare l'amore a 220 in autostrada con i Pearl Jam a farlo in apnea sott'acqua, fino a dei momenti di puro roleplay per uscire dai personaggi, creando bei siparietti e momenti che tutto sommato intrattengono molto bene.
Poi c'è l'episodio parallelo in cui Verdone interpreta questo dottore, per me uno dei più riusciti data l'estrema puntigliosità del personaggio, nostalgico della relazione con la moglie che è venuta a mancare e che cercherà di ricostruire lo stesso rapporto per filo e per segno con la nuova moglie, portandola negli stessi posti, parlando in un modo o nell'altro sempre della moglie defunta, ma sono fantastici anche i leitmotiv che propone, quello della telefonata nei momenti peggiori possibili, mentre fanno sesso, mentre sta accompagnando la moglie all'altare, mentre dorme, con una fortissima insofferenza della nuova moglie che è una vittima nelle mani di questo pazzo con le manie di controllo e perfezionismo, che le fa fare decine di esami per via di un semplice malessere in treno - causato dal suo atteggiamento stressante -, una delle parti più divertenti del film.
Ma alla fine non è da meno nemmeno l'episodio della coppietta più normale, quella che sarebbe una via di mezzo, che inizia già con una splendida predica del prete - interpretato sempre da Verdone - che sembra non finire mai e che ringrazia e prega i familiari fino alla ventesima generazione, con gli ospiti sfiniti dal caldo della chiesa, arrivando ai momenti successivi in cui dovranno stare dietro al padre di lui, malato e dal caratteraccio, che andrà a stare dalla ex moglie riportando in ballo i contrasti che vi erano con lei e il nuovo marito, alla sorella di lei che li fa correre via dalla crociera minacciando di fare scorpacciata di psicofarmaci che poi si riveleranno mentine.
Nell'insieme è una bella sequenza di scene molto carine, dall'umorismo spiccato che mostrano sardonicamente varie tipologie di coppie, chiaramente di stampo caricaturale e le varie vicissitudini del tanto sognato viaggio di nozze, uno dei migliori del Verdone anni 90'.