Elfo Scuro 7½ / 10 09/02/2025 07:02:48 » Rispondi 28 minuti dopo, il Rage Virus secondo la New Wave francese del genere horror. Davvero, escluse le successive personali analisi, è (per me) indubbio che il film sia una rivisitazione del prologo (mai narrato) di 28 Days Later di Danny Boyle & Alex Garland, gli elementi ci sono tutti: dal paziente zero, al metodo di propagazione, senza contare le costanti dello squilibrio violento virale, fino ad arrivare al vero e proprio contagio. David Moureau in fase di regia e scrittura fa un lavoro certosino: per prima la scelta di girare tutto in piano sequenza (o falso?) scelta tecnica che va programmata a tavolino passo dopo passo minuziosamente (Hitchcock docet), secondo per la tecnica adoperata assieme al direttore della fotografia Philip Lonzano (fantastico l'effetto di bagliore "pazzo" negli occhi alla Kubrick/Ridley) che da climax in ogni scenario in cui I protagonisti si muovono ed enfatizza l'uso ossessivo di luce folgoranti quanto di riprese ossessive. Buono il cast, in cui Laurie Pavy si sbrana letteralmente tutti grazie alla sua interpretazione davvero fuori scala e totalmente credibile nel suo delirio voliento e anarchico. "MadS" che eletto sembra un nome di una droga, cosa di cui I protagonisti abusano eccome, è nel suo genere (cinematografico) un allucinogeno euforizzante che si riflette nella devoluzione violenta dei suoi personaggi, per non parlare poi di una certa critica alla medio/alta borghesia che tanto si perde in fasti party degenarati (grazie ai soldi dei genitori). Moureau elabora una delle pellicole più interessanti del panorama francese targato 2023/2024 alle quali concorrono ovviamente "The Substance" di Coralie Fargeat & "Vermines" di Sébastien Vaniček.