matt_995 9 / 10 19/02/2025 12:41:19 » Rispondi Mai amato la Golino da giovane, eppure da Respiro in poi è cresciuta ed evoluta in maniera esponenziale (non mi va di usare l'espressione "Invecchiare come il buon vino"), diventando un'artista a tutto tondo, specie come regista e sceneggiatrice. Qui forse raggiunge il suo apice, con un ottimo adattamento che ha avuto il grandissimo merito di fare scoprire a me (e spero a tanti altri) Goliarda Sapienza. Nel cinema italiano è sempre esistita la convinzione (ovviamente generalizzata) per cui i le donne, i personaggi femminili, possono essere solo "Sante o putt.ane", senza mai una gradazione intermedia, senza mai scendere sotto la superficie delle cose con una scrittura tridimensionale. Qui andiamo oltre, qui abbiamo un personaggio femminile praticamente indecifrabile che è sia santa che putt.ana, senza soluzione di continuità, da amare, per cui tifare e allo stesso tempo da odiare, da temere. E la praticamente esordiente Tecla insolia la porta su schermo con grandissimo talento. La Bruni Tedeschi ha un carisma senza pari, bene anche Caprino e apprezzo che la Trinca si sia cimentata in un ruolo da antagonista ma continuo a trovarla enfatica e finta. Sono 6 ore di puro intrattenimento, in cui giusto nell'ultima puntata c'è un calo, per avere una chiusa di tutte le linee narrative. Ho trovato superflua e ingenua giusto la storia del garzone innamorato di Modesta... Che difatti nel capolavoro di Sapienza non c'è.
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