Negli anni settanta il buon Altman si stava girando un po' tutti i generi, quasi sempre con splendidi risultati e riuscendo a dare una visione del tutto personale e alternativa rispetto alle correnti in voga sia nel periodo classico che in quella che era la scena del periodo, con "Thieves like us" realizza una sorta di commistione tra escape movie e caper movie, narrando le avventure di questi tre galeotti appena evasi sullo sfondo della grande depressione americana, è un film che mostra sostanziali differenze stilistiche rispetto al genere, a partire da una spiccata staticità difficilmente ritrovabile in film simili, Altman sembra concentrarsi più sulla quotidianità e sui rapporti in se che sull'azione o sul famoso colpo che i protagonisti stanno organizzando, mostrando efficacemente gli stenti e la disillusione del periodo, approfondendo molto bene il rapporto che si viene a creare tra il giovane Bowie e Keechie, un amore che sembra non sbocciare mai del tutto per via delle vicissitudini del periodo, dell'instabilità della vita di Bowie, in costante fuga ed esposto ai pericoli di un mestiere da cui sembra impossibile uscirne fuori, e questa diventa anche una delle tematiche cardine del film, il voler smettere con l'attività criminale che diventa impossibile in un contesto simile, non soltanto per una questione di fuga fisica vera e propria, quanto per il suo mostrare un contesto quello dell'America del periodo in cui il denaro sta diventando l'unico dio a cui obbedire, un'entità che crea una dipendenza da cui i protagonisti non riescono a scappare, un contesto di estremo consumismo sottolineato dalla costante presenza della Coca Cola, che già in tempi non sospetti operava con una pubblicità massiccia e invadente, è qui che Altman crea la dicotomia tra la vita di questi criminali alla costante ricerca del denaro facile e la nascente società dei consumi a cui sembrano opporsi inutilmente.
Come spesso accade con i film di Altman, vi è una varietà stilistica impressionante, dall'uso di una sgangherata ironia nella descrizione dei caratteri, alla forte disillusione di fondo, con la solita malinconia che il film lascia dopo aver fatto affezionare lo spettatore ai personaggi, con un cast di ottimo livello tra i fedelissimi Keith Carradine e Shelley Duvall a Louise Fletcher solo un anno prima della prova che la consacrerà in "One flew over the cuckoo's nest".