Nel contesto dell'Italia della crisi finanziaria Verdone realizza questa commedia, come spesso ha già fatto di stampo corale, che mostra le disavventure di questi tre personaggi principali, lui stesso, vecchio produttore discografico appassionatissimo di musica - già il fatto che vengano citati i Quicksilver messenger service dice tantissimo - che dopo il flop del disco della moglie ha avuto un crollo sia nella vita sentimentale che quella lavorativa, aprendo un umile negozio di dischi, frequentato soltanto da qualche appassionato, poi vi è il personaggio di Giallini, imprenditore che è stato pure in galera per debiti di gioco, e che si trascina ancora una certa ludopatia con sé, che ora fa l'agente immobiliare e nel tempo libero accompagna donne anziane a pagamento, e infine il personaggio di Favino, una sorta di critico cinematografico che tradiva la moglie che aveva partorito da poco con la moglie del capo ed è stato declassato a fare cronaca rosa, in tutti e tre i casi il film mostra degli uomini stremati e messi spalle al muro dagli alimenti che devono pagare e da un sistema che gli concede poche opportunità di redenzione, mostrando una situazione estremamente precaria che risolveranno andando a vivere tutti e tre insieme per dividere le spese dell'affitto.
Il film si sviluppa in mezzo a mille disavventure e stenti, con i protagonisti che a modo loro proveranno a cavarsela anche ricorrendo a metodi non del tutto etici o legali, creando svariate situazioni umoristiche, come può essere la tresca di Favino, con l'aspirante attrice, con lui che si fa prestare una casa in vendita da Giallini per far finta di avere una casa di proprietà, e l'attrice che quando scopre la verità lo lascerà poco dopo, o ancora la situazione di Giallini con i figli, i quali non nutrono un grande rispetto per il padre e risentono dei problemi della sua assenza.
La sceneggiatura mostra un po' il solito finale retorico e riconciliante, cosa che non mi ha fatto impazzire, in cui le situazioni di tutti e tre i personaggi sembrano sistemarsi, più a livello emotivo e di rapporto interpersonale, mostrando tra le righe il solito significato dei soldi che non fanno la felicità e tutta questa roba qua, però a parte questo e qualche forzatura qua e là è un film che funziona, leggermente di più sul lato drammatico, ma il lato comico ha pure qualche trovata carina.