The Gaunt 6½ / 10 27/02/2025 15:01:56 » Rispondi A Leigh Whannel dei classici della Universal interessa fino ad un certo punto. Il suo approccio come per l'Uomo Invisibile è diverso e fa vedere tutto da una prospettiva diversa come in Wolf Man. Le tematiche possono variegare in questo caso: mascolinità tossica che fornisce una continuità con il film precedente, in quanto il ritorno in Oregon per il protagonista è rivivere il trauma di un'infanzia con un padre fanatico survivalista da cui si era allontanato fisicamente e moralmente oppure un film sulla malattia in senso letterale. Malattia come isolamento anche dentro il contesto della famiglia, in cui si modificano la personalità stessa di Blake e la percezione degli altri cambia a tal punto che non c'è più comunicazione che si manifesta nei momenti in cui il punto di vista di Blake passa a quello di Ginger o Charlotte e viceversa. L'uomo lupo stesso nel suo make-up è più simile ad un uomo malato che ad una creatura soprannaturale al quale Whannel toglie ogni mitologia come luna piena, pallottole d'argento ecc. ecc. Gran lavoro di regia, buona costruzione sia dei personaggi e dell'atmosfera, ma purtroppo con una parte centrale che a livello narrativo soffre di un impantanamento evidente che lo rende un po' ripetitivo. Tutto sommato un discreto film, ma l'uomo invisibile rimane superiore, a mio parere.