Jumpy 7½ / 10 02/03/2025 11:24:19 » Rispondi Ronan bravissima in un ruolo non facilissimo, i primi minuti sembra la storia di una ragazza mezza svitata col vizio dell'alcol ambientata nella solitudine e splendidi paesaggi delle Orcadi Poi, col procedere del film, in un gioco di continui rimandi e flashback (si passa da ricordi d'infanzia e adolescenza, al periodo di riabilitazione, ai ricordi col compagno) emergono situazioni ed un vissuto difficile e traumatico, a cominciare dal rapporto col padre. Un film di (ri)formazione, di rinascita, di ricerca di se stessi, di dare senso compiuto alla propria esistenza, senza per forza essere felici ma cercando un proprio equilibrio. Non si simpatizza soltanto con la protagonista, si entra in empatia, l'abilità della scrittura del personaggio è tale che, come fosse una persona vera (ed in effetti è tratto da una storia vera) man mano che si conosce si arricchisce di spessore e sfaccettature mostrando una psicologia complessa. I tempi dilatati, ed i continui ed improvvisi salti temporali per me non lo penalizzano, ma aggiungo valore un pizzico di originalità.
"non posso essere felice da sobria" Tra le più potenti e toccanti di tutto il film, la scena di un flashback in cui, prima della riabilitazione, ubriaca, viene aiutata a svestirsi e mettersi a letto dalla madre.