Un Verdone minore, tuttavia godibile, con questa inedita coppia che lo affianca, ovvero Montesano e Boldi, ai tempi associati più alla commedia che alle opere di Verdone, ben più mature e riflessive, in un certo senso questo film cerca un punto di incontro tra i due stili, ne esce fuori un Verdone abbastanza disimpegnato, lontano dalle sue grosse tematiche e dai suoi affreschi sull'Italia e la sua gioventù ma anche due personaggi comunque ben più profondi della media della filmografia dei due attori.
I riferimenti alla società contemporanea comunque non mancano, fin dall'incipit in cui il protagonista si arruola nel corpo controvoglia, solo perché ancora precario a trent'anni e su grosse pressioni dello zio e del resto della famiglia, con la simpatica scena del test in cui farà la conoscenza del personaggio di Montesano, di cui diventerà successivamente amico, è un film che mostra quest'amicizia su più fronti, tra qualche momento di complicità in cui i due combinano qualche marachella qua e là, tra notti brave e diversi episodi divertenti sul posto di lavoro, come il turno di guardia al malavitoso che tenta di corromperli e il blitz antidroga che tuttavia presenta una componente action abbastanza goffa, diciamo che si vede ad occhio che Verdone non era abituato a girare scene del genere ecco, fino ad arrivare ad una delle scene più divertenti del film, quella in cui assumono cocaina, con i tre carichi a palla in cerca di avventure.
Parallelamente si sviluppa anche la sottotrama sentimentale, col personaggio di Rita che causerà diversi contrasti tra i due protagonisti, con anche questo elemento parecchio ambiguo del personaggio di Verdone che è infatuato di quella che sarebbe sua cugina, facendo risultare il tutto abbastanza forzato.
Si arriva ad un rocambolesco finale che comunque riserva qualche momento carino con Montesano nei panni del finto prete che cerca di dissuadere a tutti i costi l'attentatore sul treno - bellina la scena della partita a carte in cui deve pescare il santo giusto e se perde deve liberare un ostaggio - innescando una comicità più sopra le righe di quanto si era visto.
Sufficienza stiracchiata, intrattiene benino, ma è ben lontano sia dalle grandi risate che dalle riflessioni delle opere di punta di Verdone.