Elfo Scuro 8 / 10 08/03/2025 05:20:16 » Rispondi Sinceramente, da un punto di vista prettamente personale, questo film è l'evoluzione naturale (e più spaccone, ci mancherebbe visto i soggetti creativi che ci hanno messo mano) del ben noto "The Conversation" scritto e diretto da Francis Ford Coppola (da cui prende pure il protagonista, quasi come un filo conduttore della tematica). La sceneggiatura scritta da David Marconi (punta di diamante nella sua carriera) è un ottimo punto di transizione tra le idee che ci eravamo fatti nel pre-9/11 e quando quelle ormai diventate prassi naturale nell'epoca contemporanea, sarebbe stupido non notare certe sfumature e l'utilizzo di una tecnologia ormai (quasi) datata rende una certa estetica nelle scelte narrative. Tony Scott è sempre stato un appassionato del vero cinema (d'intrattenimento puramente americano), in questo ha sempre offerto il suo stile ultra-cinetico proveniente dal mondo degli spot pubblicitari e videoclip alla settima arte nella commistione più riuscita che si potesse ottenere a livello tecnico: la fotografia di Dan Mindel e il montaggio di Chris Lebenzon sono ad opera di fedelissimi che sguazzano a livello simbiotico con le sue scelte di regia. Un cast di caratteristi da calibro anni 90, mi sprecherei ad elencare i nomi ma sono tutti messi al punto giusto partendo dal grande Gene Hackman che qui riprende (quasi) l'ideologia di uno dei suoi film preferiti interpretati in carriera (con Coppola). Frenetico, spaccone, sfaccettato in ogni dettaglio tecnico e in qualsiasi altra accezione che il cinema possa offrire resta un grande esempio di un thriller spionistico a cavallo degli anni 90 e inizio 2000.