Film dai due volti di Verdone, sicuramente ho apprezzato molto di più la componente comica, quella che a modo suo si lancia con una critica spietata verso la TV spazzatura, che stava iniziando a proliferare ai tempi e ad oggi risulta fin troppo radicata nella nostra quotidianità, col personaggio di Fuxas, conduttore senza un minimo di riguardo delle tragedie e della sofferenza delle persone, uno sciacallo che non soltanto lucra, ma punta all'audience più sfrenata, con i vari trucchetti di engagement, con discorsetti retorici e strappalacrime, facendo spesso passare in secondo piano la possibilità di dare un concreto aiuto, fantastica la scena del brainstorming con i suoi sottoposti, tutti alla ricerca della storia che può destare più clamore, un'indagine all'interno delle tragedie delle persone per trovare quella che può regalare più audience al programma, tutta questa parte è molto carina.
Poi purtroppo entra in scena Asia Argento, che io ritengo sia una delle disgrazie peggiori accadute al cinema, che rovina tutto con la sua recitazione terribile, ho visto compagne di classe sfoderare interpretazioni più naturali alla recita in seconda elementare, di conseguenza ogni momento con Asia Argento risulta terribile, le sue sfuriate, la sua voglia di indipendenza e l'accettazione della sua condizione, sulla carta la tematica è pure trattata decentemente, soprattutto per il suo mettere in evidenza una certa ipocrisia di Fuxas, come il gesto di portarla alla clinica a Praga, più egoista che altruista se uno ci pensa bene, probabilmente fatto per darle una guarigione e renderla un partito più interessante, dato il nascente amore tra i due, con un percorso di significativo cambiamento per il protagonista che inizia finalmente a sviluppare una coscienza, con conseguenti sensi di colpa e ripensamenti su tutto lo sciacallaggio passato, in ogni caso il plot principale risulta abbastanza forzato, e soprattutto, appena Asia Argento apre bocca è finita.
Un po' un peccato, sicuramente sarebbe stato un film migliore se ci fossero stati degli attori.