The Gaunt 7½ / 10 11/03/2025 15:16:02 » Rispondi Mainetti è un regista a cui piace il genere e dato che in Italia sono rimasti pochi è da apprezzare, innanzitutto per il fatto del coraggio di fare un film di arti marziali cosa che in Italia si apprezza a sua volta ma che non si fa molto spesso a livello produttivo. Al regista romano piacciono i film di arti marziali e li conosce bene, tanto che nelle scene dei combattimenti, ben fatte non c'è che dire, mostra l'evoluzione del genere nel corso degli anni, partendo probabilmente dai film che ha visto ed apprezzato. La location romana rimanda naturalmente all'Urlo di Chen terrorizza anche l'occidente, solo che in questo caso è una donna la protagonista e mena come fabbro. Il plot è semplice ed essenziale. Una storia di ricerca della sorella che diventa una storia di vendetta nel contesto di una Roma multietnica dove c'è la romanità di una volta in senso buono (Ferilli) ed in senso negativo (Giallini), guerra fra bande rivali e romanticismo. I riferimenti cinematografici sono molteplici ma mai apertamente esibiti, tranne l'omaggio a Vacanze romane. Il film è pienamente godibile dall'inizio alla fine, attori bene in parte e mai macchiette, scene action di buona qualità.