Un Verdone minore e azzarderei a dire il suo film meno riuscito degli anni 80's, "Il bambino e il poliziotto" è una commediola mielosa e poco incisiva sia sul lato comico che quello drammatico, forse penalizzata da qualche forzatura di troppo nella sceneggiatura, fin dai blocchi di partenza in cui Verdone, che interpreta il commissario, si vedrà costretto a tenere questo bambino figlio di una donna che ha arrestato in un blitz antidroga, molto improbabile tutto l'ambaradan che porta il bambino di boh, neanche otto anni, ad andare dall'altra parte della città a casa del commissario, solo perché la portiera che lo teneva in custodia gli fa la frittata di cipolle e ha il materasso che puzza, vabbè.
Il film sfrutta questo pretesto per mostrare un progressivo avvicinamento tra i due caratteri, inizialmente in contrasto, e una crescente empatia che il commissario proverà nei confronti del bambino rimasto solo, che ispira tenerezza, ma genera la classica carica drammatica fatta di battute ingenue da parte del bambino, a cui inevitabilmente il protagonista si affezionerà, nonostante i contrasti con la madre che ce l'ha con lui a morte, creando una sorta di solidarietà tra due anime sole, il commissario è solo per via delle dinamiche della vita, avendo dedicato tanto tempo al lavoro e poco ai rapporti, il bambino per un insieme di questi fattori, dal padre assente che lo ha abbandonato subito e la madre ora finita in galera.
Si procede con una parallela storia di stampo poliziesco con la madre in carcere mentre la polizia fa di tutto per farla confessare sui pesci più grossi che la controllano e allo stesso tempo questi pesci più grossi appunto che rapiscono il figlio allo scopo di tenerla sotto ricatto per non farla confessare, con il commissario che vedrà un'opportunità di farsi perdonare e migliorare il rapporto col bambino e la madre risolvendo questo rapimento, con un finale vagamente ammiccante al fatto che possa nascere qualcosa di tenero anche tra la madre e il commissario.
Tuttavia, è un film abbastanza statico, poco coinvolgente, la componente comica latita e pure tanto, Verdone raramente riesce a far ridere, sembra tralasciare fin troppo le gag, con qualche leitmotiv in particolare che però risulta scialbo, come possono essere il bambino che ogni tot rompe qualcosa giocando a palla o la questione dell'autoradio con Verdone che fa il permaloso e il bambino che lo sfotte, ma insomma, ben poca roba.