The Gaunt 6 / 10 14/03/2025 10:12:58 » Rispondi Probabilmente l'ho rivisto da poco tempo, ma Levity mi ha ricordato il contesto di Ultima fermata: Brooklin, senza quelle tonalità cupe e nichiliste del film di Edel. Hanno in comune la descrizione del contesto, in questo caso più realistico nel descrivere una marginalità fisica fatta di miseria, povertà e marginalizzazione che si accompagna alla marginalizzazione esistenziale fatta di desiderio di redenzione con Dio o con la propria coscienza, marginalizzazione dal proprio turbolento passato o dal dolore personale. Malgrado il bel cast di attori è un film che si limita a descrivere il contesto solo in superficie e concentrando solo su Thornton, peraltro bravo, ad essere il solo catalizzatore di questo lavoro. Non è un brutto film, ma un'impostazione più corale l'avrei preferita.