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PRET-A-PORTER regia di Robert Altman

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stratoZ     6½ / 10  15/03/2025 12:54:34 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un po' bistrattato nella filmografia di Altman, l'ho trovato un film tutto sommato accettabile, certo è che a questo punto della carriera il regista sembrava aver trovato la quadra e riproponeva abbastanza fedelmente il suo stile corale andando a narrare i più svariati contesti, questa volta se la prende col mondo della moda, le sue ipocrisie, il suo voler apparire a tutti i costi, col solito cast variegato e dai nomi parecchio altisonanti e le punte di grottesco che si raggiungono in svariati momenti, dopo una breve introduzione della tanto attesa settimana di sfilate a Parigi, accade la vicenda chiave che caratterizzerà il plot narrativo, un pezzo grosso della moda muore tragicamente - non è vero, comicamente - nella sua automobile soffocato da un panino che stava mangiando - già qui emerge nella sequenza la verve parodistica e grottesca che si vuole imprimere alla pellicola - convincendo le forze dell'ordine, complice la fuga di Sergei che si trovava con lui nell'auto, che si tratta di un delitto, da qui una serie di conseguenze che si muovono sugli svariati piani, ma il film, più che nell'indagine in sé, si concentra sulle reazioni a livello sociale, mostrando una forte ipocrisia dell'ambiente, fino a quel momento critico nei confronti del personaggio, poi dopo la morte mostrando una forzata solidarietà, per pura questione di immagine, non è immune da questa critica nemmeno la moglie, che odiava il marito da svariato tempo tanto da non avere la minima reazione alla notizia della morte.

Di per sé è un film interessante nelle intenzioni, tuttavia a differenza di altre perle del passato, Altman non riesce a scavare oltre la superficie, la critica al contesto risulta lievemente macchiettistica, rendendo il film una sorta di fotocopia della fotocopia di altre pellicole di stampo antiaristocratico/borghese, tipiche anche della filmografia del regista, certo, nel frattempo Altman tira altra roba in mezzo, come una sorta di omaggio all'arte della moda nel suo osare e cercare di distaccarsi dalla moralità vigente, il finale al riguardo è emblematico, rappresentando l'artista che si eleva sopra quel madre di ipocrisia e secondi fini, andando a realizzare una sfilata dal concept estremamente trasgressivo.

C'è spazio anche per la grande citazione a "Ieri, oggi e domani" di De Sica, col celebre spogliarello della Loren, che qui interpreta proprio la moglie del presidente trovato morto, trent'anni dopo, una sorta di versione parodistica senile con Mastroianni che si addormenta prima del tempo, un po' una sorta di modo estremo per ironizzare sul tempo che passa e perché no, cercando di dissacrare una scena di culto - solita tendenza a demitizzare di Altman -, tra l'altro anche prima i riferimenti al passato dei due attori erano abbastanza espliciti nei dialoghi tra i due che dicono di non vedersi da tempo e ricordano i bei tempi andati.

Sufficiente, poteva andare meglio.