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L'ABBIAMO FATTA GROSSA regia di Carlo Verdone

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stratoZ     4 / 10  20/03/2025 14:46:13 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Verdone in piena crisi di idee realizza questo filmetto di scarsa fattura con una comicità molto rivedibile, ma soprattutto con una sceneggiatura pessima, raffazzonata e piena di forzature, trattando, per iniziare, come al suo solito la classica storia di adulterio con quest'uomo disperato interpretato da Albanese che è una sorta di attore un tempo di successo, così ossessionato dalla moglie che non riesce più a recitare dopo il divorzio, da qui contatta questo ex carabiniere ora detective privato per scoprire se ha una relazione con l'avvocato, da qui inizia a svilupparsi l'intreccio prettamente thriller, tra qualche equivoco di troppo - il cambio di tavolo al ristorante mentre li stava spiando con le cimici - a pessime scelte di sceneggiatura, vogliamo parlare di Albanese che appena si rende conto che non è la moglie a cui stanno sottraendo la valigetta si toglie il passamontagna? Ne ho visti personaggi scemi ma così tanto ce ne vuole eh.

Poi si prosegue con altre coincidenze troppo buttate lì per far proseguire la narrazione, con la donna che è stata rapinata che è giusto giusto nel pubblico in prima fila allo spettacolo dove si esibisce Albanese, arrivando ad altri elementi inverosimili, come la figura del gangster nella sua strana e immotivata misericordia, ma in generale forzature di sceneggiatura a parte il film non funziona minimamente né sotto l'aspetto della tensione ne sotto quello comico, con gag molto sottotono, forse la più carina è stata quella della sedia a rotelle rubata dal netturbino - dopo comunque una scene molto brutta col sicario scemo a cui cade il busto del carabiniere in testa, ma vabbè - sul resto c'è da stendere un velo pietoso, dai brutti momenti con la zia fuori di testa che pensa il marito sia ancora vivo, a quelli con la nuova fiamma del personaggio di Verdone che è messa lì non si sa per quale motivo, risultando inutile alla narrazione, se non per qualche lite saltuaria di qua e di là.

Tutto il resto è su una linea tra il dimenticabile e l'osceno. Bocciato.