Thorondir 7 / 10 31/03/2025 12:52:08 » Rispondi Il tema dell'elaborazione del lutto è e resta, mi par di capire, uno dei grandi temi del cinema degli ultimi anni: tanti titoli si potrebbero citare e anche diversi ambiti cinematografici nazionali. "Another End" si inscrive dentro quel solco muovendosi nell'ambito di ciò che una volta veniva chiamata "fantascienza alta". Il riportare in vita, seppure temporaneamente e nel corpo altrui un caro deceduto è il surrogato con cui si cerca, disperatamente, di rivivere momenti con il proprio caro. Ma quei momenti sono appunto una finzione, anche se momentaneamente riempie di gioia. E su questo riempire un vuoto, seppur fittizio, sta la forza di un film tragico, nostalgico, emozionale, volutamente emotivo. Il finale fa storcere il naso ma non cancella il resto, con un Messina che è anche bravo a rendere esteticamente il vuoto e il grigiore di una vita de-vitalizzata.