Goldust 4 / 10 31/03/2025 16:30:35 » Rispondi Il modello da emulare, neanche tanto nascosto, è chiaramente "La grande guerra" di Monicelli, un capolavoro che fondeva la tragedia, il dramma ed il grottesco della vita bellica in modo sublime. Questo epigono di Festa Campanile è quasi irritate nella sua sciatta messa in scena e non riesce mai a dare leggerezza o profondità alle proprie azioni ( si veda ad esempio il pesantissimo finale ). Pozzetto, che canta una scena sì e un'altra no, non è mai stato tanto fastidioso. Una pena arrivare fino in fondo.