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THE BRUTALIST regia di Brady Corbet

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Mauro@Lanari     5 / 10  10/04/2025 04:34:57 » Rispondi
Storia d'un Cipputi ebreo ch'equipara il Nazismo al capitalistico sogno americano (ancora?). Nonostante tutte le sue contraddizioni, la Tanakh offre un livello d'inclusività ben maggiore con Giobbe, l'unico protagonista della Bibbia ebraica non appartenente a tal'etnia (Rut alla fine viene riassorbita nella dinastia davidica). Gl'Israeliti cercarono di smussarne le asperità con una struttura redazionale a sandwich, una sorta di confinamento toroidale del tokamak, infilando il nucleo poetico 3-31 della ribellione dell'uomo dei dolori (Isaia 53, 3: "vir dolorum") fra un prologo e un epilogo in prosa e posticcio, che lo rende acquiescente verso il proprio carnefice. In realtà, quando Giobbe inveisce contro "dio", non si capisce bene contro chi ce l'abbia: un dio cananeo, un dio universale, il "dio dei filosofi", un precursore dell'ateismo? Ma ci mancherebbe che Corbet & A24 abbiano ambizioni così elevate: s'accontentano d'irreggimentare il male nel solito paio di categorie bau-bau e gl'Oscar son'assicurati.
Ah sì: László Tóth fece alla "Pietà" vaticana ciò che lo stesso Michelangelo fece al "Mosè". Un po' d'ambivalenza per i frequentatori dei marmi di Carrara.
Un sequel di "There Will Be Blood"? Quanto yankeecentrismo a vuoto. L'alternativa proposta da Corbet è l'altra "terra promessa": il sionismo.